lunedì 23 novembre 2015

Ho vinto un premio

Non ho ancora capito bene cosa mi spinga a partecipare a molti concorsi; di sicuro non i premi, visto che non ho praticamente mai vinto nulla, comunque mi diverto.
E con questo spirito ho deciso di partecipare al concorso "Paesaggi in punta d'ago" in occasione di Manualmente, a Torino, con una tecnica per me nuova: feltro ad ago con ricamo. 
Purtroppo non ho avuto l'accortezza di fotografare tutti i passaggi, visto che si trattava di un esperimento ero molto incerta sulla riuscita, ho cominciato a fotografare quando ho visto che non stava diventando una schifezza.
Su un pezzo di feltro di lana color naturale, 20x20 cm ho applicato ad ago strati sottili di fibre di vari colori, in modo da creare lo sfondo, sul quale ho poi ricamato. 

La zona del cielo aveva colori troppo vivaci, quindi l'ho "smorzata" applicando, sempre con feltraggio ad ago, uno strato di organza bianca. 
Ho iniziato il ricamo partendo dal prato in lontananza, con strati successivi con punti e fili diversi, in modo da ottenere la consistenza e il colore desiderato. 

Sono andata avanti dall'alto verso il basso, applicando strati di punti sovrapposti. Ho fatto la parte inferiore, il prato con i fiori, partendo dall'alto con filo più sottile e punti meno in rilievo (nodini e punto margherita per i fiori, lanciati per l'erba) poi ho infittito i punti dell'erba e ho disegnato i fiori con il punto Sorbello, con filo sempre più grande.


 Come si vede nella foto sopra, con del filo scuro, sottile, ho disegnato una specie di paesaggio sullo sfondo, ho tratteggiato la montagna con filo di seta chiaro, e ho disegnato un volo di uccelli.
Per completare il tutto, ho disegnato dei piccoli fiori rosa in primo piano, con punto cordoncino. Ho rifilato i bordi e fatto un punto festone con filo adeguato sul contorno. Ecco il lavoro finito:





 Questo il lavoro esposto:


 E questo il premio:
 

Bellissimo premio, ora devo cercare di capire come funziona, non mi sembra affatto semplice! 
Al di là del premio e del concorso, questa tecnica mi ha conquistata. La preparazione dello sfondo ricorda un po' la pittura ad acquerello, ma il ricamo permette di dare rilievo e consistenza. Ho lavorato seguendo il gusto e l'impulso del momento, senza schemi precostituiti ma, prima di inizare, ho fatto un disegno i massima, per valutare le proporzioni e la distribuzione dei colori.

 
 
 
 
 


Inviato da iPad

venerdì 16 ottobre 2015

Londra: Knitting and Stitching show

Finalmente ci sono riuscita. Da anni durante l'estate iniziavo a guardare il sito del Knitting and Stitching Show, che si tiene a Londra in ottobre, facevo dei bei sogni m'informavo su voi e alberghi, poi c'era qualche impedimento, e i progetti sfumavano.

Quest'anno invece, grazie al supporto delle mie amiche londinesi, diventate da poco due, sono riuscita ad organizzare il viaggio. Sono rimasta solo cinque giorni, ma bellissimi e molto intensi.

Ho approfittato del soggiorno per vedere finalmente il Victoria and Albert Museum, in cui purtroppo la sezione dei tessili (i favolosi merletti ad ago!) è al momento chiusa, ma che ospita fino al prossimo gennaio una magnifica mostra sui tessuti indiani: Fabric of India. Imperdibile.

Questa è la stazione della metropolitana che porta al museo. 
Cortile interno:

Sale del ristorante:


Il mio vassoio:

Ma il motivo principale della mia visita restava il Knitting and Stitching show, cosí sabato mattina, su un tipico bus

Sono arrivata al magnifico parco dell'Alexandra Palace:

Con imperdibile vista sulla cittá:

Salendo l'affollata gradinata

Sono finalmente entrata:

Sapevo che si trattava di una grande mostra, ma non riuscivo ad immaginare uno spazio cosí vasto e pieno di cose interessanti, che non siamo neppure riuscite a vedere completamente. 
Una sala era completamente dedicata al settore commerciale, per fortuna l'abbiamo lasciata per ultima, le nostre carte di credito, già piuttosto provate, ci hanno ringraziate.
Ci siamo soprattutto focalizzate sulla parte dedicata all'arte tessile, in tutte le sue forme. Difficile scegliere cosa raccontare, mi faccio guidare dalle foto che sono riuscita a scattare, non cosí numerose come avrei voluto.
Stand che esponeva dei favolosi kimono:



 ricamo a punto raso, uguale sul diritto e rovescio

e ricamo 3D (Lesley Turpin-Delpont)


Stand di Michala Gyetvai, con i suoi fantastici paesaggi incantati in feltro:



e di Susana Borobia, della Scuola d'arte di Edimburgo, che coniuga manipolazione di tessuti moderni con lavorazione di à jour tradizionali, con risultati sorprendenti:

Uno straordinario banco di pescheria, le scaglie dei pesci sono paillettes:

Dopo averli ammirati sui libri, ho finalmente visto dal vivo le opere di Double Trouble:


Un colpo di fulmine per le opere di Janet Edmonds:



Ho comprato il suo libro:

e lo cosiglio, l'autrice trae spunto dalle opere di grandi artisti e illustra con dovizia di particolari l'elaborazione del suo pensiero e i passaggi tecnici della realizzazione delle sue opere. Bellissimo.

Che altro ho visto? Tantissimo, una quantità di filati per lavoro a maglia, scialli di ogni tipo e colore, materiali per la pittura e la realizzazione di quella che si chiama "mixed media art".
E Londra, con i suoi nuovi edifici

Il "Millennium Bridge

l'Ammiraglio Nelson

E le sue casette a schiera

Acquisti?
Lane da Loop:

Un po' di fili (un po' tanti), un assortimento di matassine di lana

E qualche gadget, comunque sono riuscita a chiudere la valigia anche al ritorno!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

domenica 13 settembre 2015

Mostra al Museo del Merletto di Burano

Come avevo preannunciato, da ieri al Museo del Merletto di Burano è aperta la mostra "Un merletto per Venezia" che presenta le opere, ad ago e a fuselli, che hanno partecipato al concorso del 2014.
Si può trovare una breve presentazione sul sito del museo. Contrariamente a quello che è scritto, nella mail che abbiamo ricevuto per l'annuncio della mostra si dice che sarà aperta fino a metà gennaio. Per quella data è anche in programma l'edizione di un catalogo.
 
 
 
Non so se riuscirò ad andare a vedere l'esposizione, se qualcuno riesce ad andarci, potrebbe farmi sapere le sue impressioni?
 

lunedì 24 agosto 2015

Mostra a Palazzo Madama


Come avevo anticipato nel precedente post, sono andata a vedere la mostra "Lino, lana, seta e oro" a Palazzo Madama
Dico subito che l'ho trovata veramente molto bella, originale e ben allestita. La presentazione dei vari media ha posto l'accento sulla presenza di abiti di alta moda con ricami in paillettes e pietre, in particolare su quello di Versace, ma in realtà l'interesse della mostra, secondo me, è rappresentato soprattutto dalla varietà dei tessili presentati, e soprattutto dalla loro antichità. Non è facile trovare esposti dei pezzi dal 1400 al 1600 in perfetto stato.
L'allestimento è, come sempre per le mostre di tessili, nella sala atelier dell'ultimo piano, appositamente climatizzata e con luce schermata, in modo da non danneggiare i preziosi tessuti.
Difficile descrivere a parole i pezzi esposti.
Molto interessante un telo di grandi dimensioni, un paliotto d'altare del primo quarto del '400, proveniente dalla Svizzera tedesca. Raffigura la morte della Vergine, la didascalia di accompagnamento definisce il ricamo "ricamo in lino Svizzero" tipico dei monasteri benedettini femminili di quella zona. In origine il ricamo era colorato, ma i pigmenti si sono persi quasi completamente.
 
Mi ha colpito molto la tecnica di ricamo utilizzata. A me le parti in rilievo sembrano lavorate in punto festone doppio (il saccola del merletto veneziano) in combinazioni varie, eseguito attaccandosi nel tessuto solo ai margini.
Forse la mia interpretazione è troppo fantasiosa, ma ho provato a fare un campione di questi punti, e mi sembra abbastanza plausibile:
 
Non avevo mai visto questa lavorazione; per sapere se le mie congetture sono esatte bisognerebbe poter vedere il rovescio del lavoro. Mi domando se si possa trattare di un "antenato" del merletto ad ago.
 
Altro pezzo particolare: una pianeta in lino bianco (seconda metà del '600) completamente ricamata a intaglio con rilievi, rete e nodini, applicata su fondo di seta rosa, che sembra un'imitazione del Gros Point de Venise.
Nella presentazione della mostra, sul sito di Palazzo Madama (purtroppo negli ultimi giorni funziona un po' a singhiozzo), viene menzionato un libro di modelli della prima metà del '500, oggetto che mi emoziona sempre, ma spesso è frustrante poter vedere solo due pagine sottovetro. In questo caso invece, i curatori della mostra si sono premurati di esporre vicino al libro un tablet con la scansione di tutte le pagine in successione. Libro bellissimo, speriamo che a qualcuno venga in mente di pubblicarlo.
Molto intelligente l'idea di esporre due parti di un bordo, una al diritto l'altra al rovescio. Sembra un ricamo a punto scritto, invece, vedendo il retro, si capisce che è fatto a punto indietro:
 
Con la stessa attenzione sono esposti vestiti e accessori (bellissimo cappello a Trapunto, un abito maschile del '700 e molto altro) in vetrine con retro a specchio, che permette di osservare i pezzi in tutta la loro bellezza.
 
Una grande vetrina è dedicata ad esposizione di oggetti per il ricamo e cucito, porta aghi finemente scolpiti e intarsiati, una scatola interamente ricamata in filo d'argento con applicazioni in seta a punto raso. Un'altra vetrina ospita imparaticci, alcuni dei quali di rammendo raffinatissimo, e l'ultima è dedicata a campionari di ricamo d'alta moda di Pino Grasso, con un video che ne illustra l'attività.
 
Una mostra consigliatissima per le appassionate di storia del ricamo e dell'abbigliamento, io ho già programmato una seconda visita!